sabato 21 febbraio 2015

Jobs act, il giorno atteso da anni

 "Mai come in questo momento l'Italia è pronta a ripartire e rilanciarsi nel futuro". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa a palazzo Chigi dopo l'approvazione definitiva di due Decreti legislativi attuativi, su contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti e Naspi, del Jobs act

"Questo è un giorno atteso da molti anni da una parte di italiani e soprattutto da un'intera generazione, che ha visto la politica fare la guerra ai precari, ma non al precariato. Con le decisioni prese oggi ricuciamo uno strappo doloroso con una parte del Paese, sono riconosciuti diritti a chi fino ad oggi ne era escluso. Finalmente parole come mutuo, ferie, buonuscita entrano nel vocabolario di una generazione.
Da oggi il lavoro presenta più flessibilità in entrata e più tutele in uscita, nessuno sarà più lasciato solo. Questi provvedimenti si occupano più di assunzioni collettive che di licenziamenti collettivi. Abbiamo tolto ogni alibi a quelli che dicono che assumere in Italia non è conveniente. Non solo perché si è fatta una riduzione importante delle tasse, ma anche perché gli elementi di incertezza non ci sono più.
Ora o mai più, questa è davvero #lavoltabuona". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un post su Facebook, al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato il decreto legislativo sul contratto a tutele crescenti, Jobs Act.

Il premier durante la conferenza stampa ha dichiarato: "Con il via libera definitivo ai primi due decreti del Jobs Act su tutele crescenti e sul Naspi(*), quello che accadrà da ora è che nessuno resterà più solo quando perde il lavoro o viene licenziato. Circa 200.000 persone passeranno presto da contratti di collaborazione ad un contratto di lavoro stabile.

Abbiamo ridotto le tasse - ha chiarito - e tolto incertezze. Il lavoro presenta più flessibilità in entrata e più tutele in uscita".
"Mai come in questo momento l'Italia è pronta a ripartire e rilanciare sul futuro" ha annunciato il capo dell'esecutivo che ha ripetuto il suo hashtag preferito: "Questa è davvero la volta buona".

Ma a chiarire ancora meglio la riforma del governo è stato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ha spiegato il cambiamento di filosofia che c'è dietro queste norme. "Al centro delle misure del governo c'è una cosa semplice ma essenziale: in Italia da molti anni è diventato normale assumere con tutte le forme di contratto meno il contratto a tempo indeterminato. La scommessa è rovesciare questo fatto, la normalità sia l'assunzione a tempo indeterminato, lo devono fare tutti".

Il Cdm ha approvato anche il disegno di legge sulle liberalizzazioni. "Più che liberalizzazioni io direi Italia Semplice, tutela dei consumatori; è il tentativo di attaccare alcune rendite di posizione e dare una sforbiciata che riduca il gap tra chi gode di rendite e chi no. Agli imprenditori abbiamo tolto ogni alibi, soprattutto a chi dice che assumere non è conveniente. È la volta buona, ora o mai più. Dopo un anno di governo non avremmo pensato di essere arrivati a questo punto.

'Novità in arrivo su assicurazioni, telefonini e multe', le ha annunciate Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa: "Voi ricevete una multa e c'è la riserva per Poste. C'è solo da noi Ungheria e Portogallo".

(*) «Naspi» (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) è l’assegno di disoccupazione universale pari alla metà dei periodi contributivi degli ultimi 4 anni.

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