sabato 11 aprile 2015

NOTE CASOLANE - Gli antifascisti casolani: quelli che non si arresero

Dal sito del CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE di Casola Valsenio, abbiamo ricavato le schede degli antifascisti casolani che, per le loro idee e per l'opposizione al regime fascista, subirono il carcere e il confino: 

Aurelio Acerbi
Aurelio Acerbi, nato a Casola Valsenio il 13 marzo 1902. Calzolaio - comunista. Già segretario della sezione comunista nel 1921 - 1922 è considerato un dirigente negli anni successivi; pur non essendoci prove concrete a suo carico, nel luglio del 1930 venne ammonito non potendo essere assegnato al confino per una grave malattia. Il 1° maggio del 1931 viene arrestato per contravvenzione agli obblighi dell'ammonizione e condannato a 75 giorni di arresto e 2 anni di vigilanza speciale. Vigilato fino alla fine del fascismo.

Giuseppe Albertazzi, nato a Casola Valsenio il 24 marzo 1897. Calzolaio - comunista. Denunciato nel dicembre del 1926 per offese al capo del governo. Nell'aprile del 1927 è ammonito. Radiato nel 1930.

Sivestro Bagni, nato a Casola Valsenio il 19 marzo 1898 residente a Imola. Operaio - comunista. Arrestato nel 1926 per attività comunista, prosciolto dal Tribunale speciale nel maggio del 1927, perchè i fatti erano avvenuti prima delle leggi eccezionali. Radiato nel 1935.

Giuseppe Bambi, nato a Casola Valsenio l' 8 settembre 1895. Comunista. Ardito del popolo nel 1920-1922, condannato a mesi 6 di reclusione e a 150 lire di multa nel 1921 per oltraggio alla forza pubblica. Radiato nel 1928.


Domenico Bianchi
Domenico Bianchi, nato a Casola Valsenio il 23 agosto 1890. Bracciante - comunista. Attivo dall'immediato dopoguerra, ammonito nel novembre del 1926, arrestato il 15 settembre 1927 e confinato per 2 anni a Lipari. Subisce 7 condanne per contravvenzione agli obblighi, sicché viene liberato solo il 25 luglio del 1931. Nel 1932 sconta 6 mesi di carcere per offese al capo del governo. Arrestato il 7 agosto del 1937 per tentato espatrio clandestino è condannato a 4 mesi di detenzione e 1.500 lire di multa. Vigilato fino al 1943.



Giulio Cavina
Giulio Cavina, nato a Casola Valsenio il 27 dicembre 1888. Industriale - ex deputato - socialista. Socialista dell'anteguerra, "Instancabile organizzatore di scioperi e manifestazioni sovversive", segretario della Camera del Lavoro di Siena, eletto deputato socialista nel 1921, rieletto nel 1924. Dichiarato decaduto nel novembre del 1926, arrestato e confinato a Lipari per 5 anni. Liberato condizionalmente il 15 agosto del 1927, era ancora vigilato nel 1942.

Chapuis Giovanni, nato a Casola Valsenio il 4 giugno 1903. Muratore - comunista. Ammonito nel 1934 quale elemento pericoloso per le sue idee antifasciste. Era ancora vigilato nel 1941.

Antonio Dal Pezzo, nato a Casola Valsenio il 18 febbraio 1893. Bracciante - comunista. Attivo dall'immediato dopoguerra, ardito del popolo fino al 1921, arrestato il 7 giugno del 1930 per ferimento di un fascista, confinato a Lipari per 5 anni. Liberato il 5 novembre 1931 (decennale della marcia su Roma) e diffidato. Arrestato nel luglio del 1936 per offese al capo del governo, assolto per insufficienza di prove. Era ancora vigilato nel 1942.

Ilario Dardozzi, nato a Casola Valsenio il 1 dicembre 1903. Mugnaio - comunista. Arrestato l'11 gennaio 1939 per organizzazione comunista. Condannato dal Tribunale speciale a 3 anni di reclusione. Liberato il 25 dicembre 1939.

Francesco Martini, nato a Casola Valsenio il 24 maggio 1878. Bracciante - comunista. Guardia rossa nell'immediato dopoguerra. Diffidato nel novembre 1927 quale elemento politicamente pericoloso. Radiato dal 1934.

Ivo Pittano
Ivo Pittano, nato a Casola Valsenio il 4 ottobre 1895. Operaio - comunista. Organizzatore delle guardie rosse e Sindaco nel dopoguerra. Diffidato nel luglio del 1927. Ammonito nel luglio 1931 per attività antifascista. Prosciolto nel novembre 1932 (decennale). Radiato nel 1936.

Nessun commento: