giovedì 25 giugno 2015

Unioni civili, Campana: "Rispediti al mittente i tentativi di ostruzionismo"

Micaela Campana, responsabile Wefare e Diritti del Partito Democratico
"Rimane la volontà di dialogare con tutte le forze di maggioranza, e non solo, che condividono l'obiettivo di arrivare presto, bene e con determinazione ad un testo che faccia uscire l'Italia dall'impasse normativo in materia". Lo ha dichiarato in una nota la responsabile Welfare e Diritti del PD

"Come promesso i tentativi di mero ostruzionismo sul testo delle unioni civili sono stati rispediti al mittente con il rigetto degli emendamenti. Rimane la volontà di dialogare con tutte le forze di maggioranza, e non solo, che condividono l'obiettivo di arrivare presto, bene e con determinazione ad un testo che faccia uscire l'Italia dall'impasse normativo in materia. E' ora che anche i nostri cittadini abbiano una legge che riconosca le loro unioni con diritti e doveri, come succede oramai in tutta Europa e non solo visto che aspettiamo la decisione della Corte suprema americana sui matrimoni gay". Lo ha dichiarato in una nota Micaela Campana, responsabile Welfare e Diritti del PD.
"Avevamo detto che avremo utilizzato la fase della discussione degli emendamenti per migliorare il testo, per non incorrere negli errori già dichiarati dalla giurisprudenza europea, con l' orizzonte culturale che rimane quello dell'accesso ai diritti uguali per tutti. Le grandi riforme che hanno portato a costruire l'architrave civile di questo paese si sono fatte con la discussione e con un confronto allargato a tutto il Paese. La sensazione che arriva anche da chi in passato aveva posizioni diverse è di grande apertura, a testimonianza che è giunto, seppur con un ritardo inaccettabile, una consapevolezza che la strada intrapresa è quella giusta. La nuova riformulazione del testo mette bene in chiaro che quello delle unioni civili tra persone dello stesso sesso è un istituto giuridico del tutto nuovo che non entra in competizione con il matrimonio, a voler scansare ogni eventuale e ulteriore polemica".

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