domenica 16 agosto 2015

Ok della Grecia al terzo piano di aiuti ma Tsipras perde la maggioranza

“Senza il sì torneremmo ad una crisi senza fine” Tsipras usa parola drammatiche e ottiene 222 voti favorevoli.

Il Parlamento greco ha approvato l’accordo con i creditori sul terzo salvataggio del Paese. L’accordo è stato approvato con 222 voti a favore, 64 contrari e 11 astenuti. Il Parlamento greco ha così approvato stamani il ddl sul terzo memorandum per il salvataggio del Paese concordato martedì scorso dal governo di Atene con i creditori della Grecia.
Decisivo l’intervento di Tsipras che ha usato parole drammatiche: “Il sì al piano di salvataggio è fondamentale per la Grecia, con un prestito ponte si tornerebbe a una crisi senza fine”.

In cambio, i creditori internazionali assicurano ad Atene circa 85 miliardi di euro da versare in tre anni, fondi necessari per evitare il default e riavviare l’economia. Ciò che preoccuperebbe la Germania sono alcuni aspetti non ben definiti, come il fondo per le privatizzazioni, secondo Berlino occorre chiarezza su chi e come sarà gestito. Al termine di un dibattito protrattosi per ore, il Parlamento di Atene ha approvato il terzo pacchetto di aiuti alla Grecia concordato dal governo di Alexis Tsipras e dai creditori internazionali. “Se votiamo contro l’intesa scatterà la procedura d’emergenza, ed il pacchetto sarà attuato nonostante noi”, ha ricordato, riferendosi ad una clausola che permette accordi senza che vi sia la piena unanimità.
Intanto Alexis Tsipras perde il suo governo: la sinistra di Syriza ha annunciato che non voterà la prossima fiducia all’esecutivo. Quest’instabilità ha spaventato i mercato tanto da procurare un calo della borsa di atene dell’1,85%.
“I negoziati del Memorandum ad Atene hanno avuto l’obiettivo di trovare un accordo su un pacchetto di riforme completo e credibile”. Così la Commissione Ue e la Banca centrale europea in una nota, sottolineando anche la “buona cooperazione delle autorità greche”. “La condizionalità – si legge – sarà rivista su base trimestrale, prendendo in considerazione i progressi raggiunti. L’accordo è in linea con la dichiarazione dell’Eurosummit del 13 luglio, deve ancora essere approvato al livello politico, ratificato degli Stati, ed avallato dall’Esm”.
La prossima data cruciale è il 20 agosto e la Grecia inizia a contare i giorni.

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