Sono passati otto mesi da quel triste risveglio. Era il 25 febbraio quando una cospicua parte del campo sportivo "Enea Nannini" è scivolata nel sottostante torrente Senio. Un salto di diversi metri con centinaia di migliaia di metri cubi di materiale franato hanno rovinato una struttura fiore all'occhiello dello sport della valle del Senio. Per fortuna il tutto senza che su quel rettangolo verde stesse giocando nessuno. Oggi, a distanza di otto mesi, la situazione in via Cantone, è rimasta così. Cristallizzata alle 9 di mattina di quel 25 febbraio.
Tra oniriche ma difficili ipotesi di recupero dell'area o di creazione di nuovi spazi e ben più concrete realtà di interventi mirati e migliorativi «per quel che e dove si può», la comunità casolana non si è voluta piangere addosso.
«Fin da subito - sottolinea il sindaco, Nicola Iseppi - ci si è mobilitati con sensibilizzazione mediatica, con il dialogo tra istituzioni, con la ricerca di fondi tramite iniziative, merchandising, feste, cene e momenti di condivisione pubblica».
Una mobilitazione ancora attiva che qualche risultato lo ha portato. L’immediata realizzazione di un comitato “Forza Casola” a supporto dell'attività gestionale della società calcistica ha permesso di realizzare un nuovo campetto da allenamento e gioco per i più piccoli nel parco Pertini finanziato anche da alcune aziende del territorio, l'adeguamento alle nuove esigenze sportive degli spogliatoi adiacenti, l'iscrizione ai campionati da parte delle giovanili e della prima squadra.
Il comitato cittadino, di lavoro, ne ha realizzato tanto. Riuscendo anche ad ottenere in pochi mesi un plafond economico di oltre 30mila euro. Risorse che permetteranno di aiutare la gestione ordinaria dell'attività sportiva dell'Ac Casola. Anche lo scrittore Cristiano Cavina ha promosso una raccolta fondi on-line "Un'altra stagione da esordienti" che per ora ha raggiunto quota 3.665 euro.
Il problema di fondo rimane il nuovo campo.
Struttura che sembra quanto mai difficile da realizzare in tempi brevi. L'investimento necessario per poter creare un nuovo impianto ha una cifra astronomica: 1.300.000 euro. «Risorse - spiega senza tanti giri di parole il sindaco Nicola Iseppi - che non abbiamo e difficilmente riusciremo ad avere in tempi brevi. Abbiamo ricevuto attestazioni di vicinanza e aiuto durante i primi giorni dai vari livelli istituzionali, anche sportivi. Continuiamo a lavorare perchè si traducano in azioni concrete». Un'attesa che non rimane all'ombra di velleità spropositate alle esigenze. «Siamo consapevoli delle difficoltà economiche che stiamo attraversando. Il pubblico soprattutto. Tra i problemi per il nuovo impianto sportivo - ci tiene a sottolineare Iseppi - c'è anche quello di trovare un'area fruibile nei pressi del centro abitato. Portare la struttura sportiva troppo lontana non avrebbe senso».
Sono diverse le ipotesi che si stanno considerando: zona artigianale, area a valle della provinciale poco prima di entrare in paese, riconversione della stessa zona colpita. Tutte idee che per ora non hanno ancora un fondamento operativo. «Grazie ad un finanziamento regionale di 60mila euro - conclude il Sindaco – quest’inverno effettueremo un'indagine geologica approfondita sul Nannini e le aree limitrofe per capire come è la situazione oggi. Il nostro intento è quello di riuscire a salvare, in totale sicurezza, tribune, spogliatoi e la maggior parte possibile di area calpestabile per non abbandonare quell'area e praticarvi ancora sport. Serve aiuto e lavoro di squadra».
(Riccardo Isola)
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