L'auto rubata, cappottata nella vigna di Ca' Rondino |
I carabinieri della caserma di Casola Valsenio sono riusciti in poco tempo ad individuare gli occupanti di una Fiat 500 rubata poche ore prima e trovata ribaltata a ridosso di un vigneto adiacente la SP 306 “Casolana-riolese” in località Cà Rondino. Le condizioni dell’auto avevano fatto pensare al peggio: illesi i tre giovani che viaggiavano nell’abitacolo, tutti denunciati per ricettazione. Le prime segnalazione al 112 sono giunte dopo le 20:30 di martedì da parte di alcuni testimoni che a Casola Valsenio avevano visto, appunto, una fiat 500 sfrecciare a fortissima velocità lungo la provinciale che conduce a Palazzuolo sul Senio.
Il conducente, proprio a causa della forte velocità, ha perso il controllo del veicolo che, dopo essere fuoriuscito dalla sede stradale, si è ribaltato terminando la sua corsa in un vigneto. I carabinieri, che a quell’ora erano di pattuglia per servizio anti-furti, in brevissimo tempo hanno raggiunto il luogo dell’incidente ed alla vista dell’auto ribaltata hanno subito pensato che qualcuno fosse rimasto incastrato nell’abitacolo. In realtà nell’auto non hanno trovato nessuno tranne alcune tracce di sangue. Dalle verifiche sulla targa hanno appurato che il veicolo era stato rubato nel pomeriggio a Faenza ad una sfortunata 67enne che l’aveva parcheggiato in centro prima di andare a fare la spesa ed al suo ritorno aveva avuto l’amara sorpresa di non trovarlo più.
A quel punto il primo pensiero dei carabinieri è andato alla probabilità che l’auto rubata, come spesso accade, fosse in uso ad una banda di “topi di appartamento” che potevano ancora essere nei paraggi. E' stata informata la centrale operativa di Faenza che ha inviato sul posto un equipaggio della stazione di Riolo Terme insieme ad una gazzella del nucleo radiomobile. I carabinieri hanno quindi dato inizio ad una serrata attività di ricerca facendo in modo di “cinturare” la zona con l’obiettivo di trovare tracce dei fuggitivi. Alle 21:15, due militari dell’arma che si erano appostati lungo la SP 306 per coprire la via di fuga dal luogo dell’incidente, hanno visto passare a piedi un uomo ed una donna diretti verso il centro abitato. I due, un 25enne originario del Marocco residente a Casola Valsenio e la fidanzata 18enne di Brisighella, erano malconci: avevano gli abiti strappati ed infangati e presentavano sul corpo evidenti ferite superficiali.
Appena portati in caserma i due, incalzati dalle domande dei carabinieri e temendo di essere arrestati, hanno ammesso di essere i passeggeri dell’auto rubata finita nel vigneto. Inoltre hanno rivelato il nome del conducente, un loro amico 24enne originario del Marocco residente a Faenza, datosi alla fuga subito dopo lo schianto. A quel punto sono iniziati gli accertamenti che hanno consentito di risalire alle complete generalità del terzo fuggitivo nonché al suo indirizzo. I carabinieri del radiomobile lo hanno trovato proprio nella sua abitazione, malconcio come i suoi due amici già portati in caserma. I tre sono stati tutti denunciati per ricettazione in concorso, invece il 24enne dovrà rispondere anche di guida senza patente, visto che si era messo alla guida senza averla mai conseguita, e di fuga ed omissione di soccorso per non aver aiutato la coppia di fidanzati rimasti feriti nell’incidente. L’autovettura oggetto di furto, in pessime condizioni, è stata recuperata con il carroattrezzi per poi essere restituita alla proprietaria.
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