sabato 7 novembre 2015

NOTE CASOLANE - All'origine degli insediamenti industriali per la lavorazione del gesso_01

Il n. 1 de "Il Senio", uscito il 1° Maggio 1982, conteneva un articolo di Paolo Sangiorgi, allora Assessore alle attività produttive, che annunciava l'imminente avvio del cantiere per la costruzione degli stabilimenti "per la lavorazione del gesso e per la produzione di premiscelati per intonaci e pannelli di gesso cartonato"; una produzione, quest'ultima, fino ad allora del tutto assente nella struttura industriale italiana. Nell'articolo Sangiorgi racconta dell'impegno, straordinario e tenace, del Comune, del Sindaco Sbarzaglia  e degli amministratori casolani, delle forze sociali e sindacali per realizzare a Casola questo importante investimento e imprimere all'economia locale quello sviluppo industriale e occupazionale che fino ad allora era mancato a Casola e nella Valle del Senio.
Le sue sono le parole di chi ha la consapevolezza e l'orgoglio di avere lavorato per il bene e per il futuro di Casola e dei casolani.

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da Il Senio, n. 1 - 1 Maggio 1982
Un futuro fatto di GESSO?
A colloquio con l’Assessore alle attività produttive, Paolo Sangiorgi, che insieme al Sindaco e alla Giunta comunale ha seguito le fasi di questo insediamento.

La gente che incontro per strada e con la quale ho possibilità di dialogare, dimostra un’estrema attenzione per il dibattito accesosi a mezzo stampa sull’industria che dovrebbe sorgere a Valsenio per la lavorazione del gesso e per la produzione di premiscelati per intonaci e pannelli di gesso cartonato.
Sui dettagli tecnici, poi, esprime meraviglia e soddisfazione; per le dimensioni dell’impianto, per il costo complessivo del progetto ed è giustamente entusiasta in quanto con questa iniziativa industriale di possono finalmente innescare quei meccanismi capaci di interrompere l’esodo per ragioni di lavoro.
Nei giovani c’è attesa, nei capi famiglia c’è la speranza di vedere collocati i loro figli che ancora cercano lavoro, negli amministratori comunali e nelle persone che operano nei Partiti e in organismi sindacali e sociali, c’è il vanto di essere riusciti a portare un complesso industriale di questo tipo a Casola Valsenio.
Il primo stabilimento, l’unico stabilimento in Italia per produrre cartongesso verrà realizzato nel nostro Comune, nonostante sia ritenuto, negli ambienti imprenditoriali, come un territorio difficile e scarsamente suscettibile di industrializzazione.
La nostra gente e tutti coloro che per le più svariate ragioni hanno resistito all’allettante richiamo delle città a valle, richiamo rappresentato da un’occupazione e un reddito più sicuro e costante, vengono, con questo insediamento, gratificate.
Allora, lasciatemelo dire, anche con una punta d’orgoglio: Casola con la sua Amministrazione e i Partiti che la compongono, pur disponendo di modesti strumenti, è riuscita a parare le azioni di disturbo portate da altre amministrazioni locali concorrenti, ad impostare con la Direzione dell’ANIC l’accordo di conferimento del gesso, a superare gli ostacoli urbanistici e i numerosi quanto variegati intoppi burocratici, a districarsi nel complesso mondo economico e politico in lotta per problemi di mercato. Industrie italiane, complessi inglesi e francesi, vere e proprie potenze economiche tedesche, hanno manovrato più o meno seriamente al fine di rallentare la costruzione di un’ipotesi seria per l’utilizzo e la trasformazione del gesso, la materia prima tanto abbondante nel territorio faentino.
Casola Valsenio ha contattato direttamente e indirettamente tutti coloro che sembravano interessati; col tempo il perdurare di questo nostro atteggiamento è servito a “scremare” le ditte in questione e ad accelerare la presentazione dei progetti. Per gli atti finora compiuti dalla VIC-ITALIANA e dalla SOCIETA’ GESSI VALSENIO (presentazione dei progetti alla Commissione edilizia del nostro Comune, accordo di conferimento del gesso con l’ANIC, acquisto del terreno, garanzia di rispetto di ogni norma antinquinamento) SI PUO’ DARE PER CERTO L’INIZIO DEI LAVORI PER LA COSTRUZIONE DEGLI STABILIMENTI ENTRO I MESI DI GIUGNO/LUGLIO 1982.
Nell’opinione pubblica, pur essendo già trascorso molto tempo, è ancora viva la delusione creata dalla “fabbrica della cioccolata”, e quindi lo scetticismo di alcuni è anche giustificato. Saranno i fatti a dimostrare che questa volta si tratta di una cosa seria. Per quanto riguarda il modo con il quale fino ad oggi abbiamo agito sul piano informativo, alquanto scarno, c’è da dire che non tanto la scottatura “da cioccolato” ma le difficoltà insorgenti, i giochi e i grovigli che si creavano per determinati interessi di gruppo, hanno consigliato alla Giunta municipale di muoversi pubblicamente con molta cautela. La mancata o insufficiente informazione può avere generato in molti l’idea di un Consiglio comunale e di una Giunta che operano al chiuso, sulla testa della gente e con metodi verticisti. La partita che si giocava era troppo grossa e importante e il buon senso, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori ci ha fatto ritenere che non dovevamo fa correre all’iniziativa nessun rischio.
Non aver dato un’informazione di massa che sicuramente i cittadini meritavano, non ha significato e non ha voluto dire assolutamente apatia, disinteresse e attesismo; si è lavorato sodo e con assiduità, in forme poco amplificate ma per questo non meno incisive!
La controprova l’abbiamo molto vicina a noi: in un altro Comune si sono scelti metodi opposti rispetto ai nostri; le petizioni popolari, le assemblee superaffollate, gli echi e le polemiche di stampa, non mi sembra abbiano pagato se poi la scelta è caduta su Casola.
Quindi oggi, per quanto mi riguarda, salvo fatti imprevedibili, posso dire che la prima lastra di cartongesso (made in Italy) sarà prodotta da uno stabilimento e da mano d’opera di Casola Valsenio.
Genericamente i tratti fondamentali da evidenziare oggi sono questi: l’area interessata dagli stabilimenti è superiore agli 8 ettari; la mano d’opera per i due stabilimenti è prevista in un centinaio di unità; il costo complessivo degli stabilimenti è di oltre 21 miliardi di lire.
A fine maggio, primi di giugno, l’iniziativa industriale verrà ufficialmente presentata a tutta la cittadinanza con la presenza degli imprenditori e dei tecnici.
Tutte le questioni inerenti l’attività indotta, l’organizzazione del lavoro entro gli stabilimenti, la viabilità, il rapporto con il Comune di Riolo Terme, la salvaguardia delle attività agricole circostanti, la formazione professionale, il rapporto tra addetti all’attività estrattiva (Cava ANIC) e trasformazione del gesso, sono già puntualizzate ma verranno affrontate nell’apposita iniziativa pubblica e nei numeri successivi di questo periodico.


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