domenica 30 ottobre 2016

Dopo la scossa del 26 ottobre, una nuova e più devastante scossa di 6.5 gradi, aggiunge nuova e drammatica devastazione ai territori dell'Appennino centrale

“Siamo in un periodo davvero duro, il terremoto più grave dal 1980”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante le dichiarazioni alla stampa a Palazzo Chigi.

“Al momento non risultano ancora vittime, ma fino all’ultimo manteniamo l’attenzione sul numero di feriti. Nonostante la gravità del sisma più grave dall’Irpinia a oggi per il momento non risulta nessuna perdita di vite umane”.

“Una cosa deve essere chiara: noi ricostruiremo tutto. Domani convocheremo un Consiglio dei ministri straordinario, per dare un segnale di decisione. Pensiamo di intervenire nella fase emendativa del decreto legge, allargando il cratere”.

“Quello che è fondamentale fare è affrontare il dolore profondo, lo stress e la stanchezza che non deve tramutarsi in rassegnazione anche se è molto difficile da respingere”.

“Domani riuniamo il Cdm. Ascolteremo i 4 presidenti delle regioni colpite, il commissario Errani e il capo della protezione civile Curcio per dare un segnale di ascolto condivisione e decisione”.

“Noi ricostruiremo tutto, la case, le chiese, gli esercizi commerciali. Noi vogliamo che Norcia abbia un futuro”.

“Deve essere chiaro al Paese quanto sia importante la funzione del Sindaco sui territori, e loro decideranno con le comunità come essere accompagnati in questa ricostruzione, comunità delle quali i Sindaci sono anche “i primi psicologi”.

“Non so quanti sfollati ci saranno, ma so che per le primissime settimane andranno in albergo, perché con l’inverno alle porte non è possibile pensare a soluzioni come le tende”.

“Tutte le risorse necessarie noi le abbiamo a disposizione, abbiamo spazio per poterle prendere nel bilancio e non abbiamo nessun tipo di riguardo per le regole tecnocratiche che negherebbero l’idea stessa di identità del Paese e del territorio. Non arretremo, lo Stato considererà fuori dal Patto di stabilità tutte le spese per l’edilizia scolastica e ospedaliera” necessarie per la ricostruzione del dopo terremoto”.

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