martedì 23 gennaio 2018

Questi già litigano

Salvini smentisce Berlusconi sul rispetto del 3%

Come volevasi dimostrare, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini già litigano.
Appena si entra nel merito. La differenza fra i due è emersa in modo clamoroso in queste ore a proposito del rispetto del vincoli europei, il famoso 3% del rapporto deficit/Pil.
Sul 3% Berlusconi e Salvini dicono cose opposte.
Se ieri un Berlusconi in cerca di rilegittimazione era andato a Bruxelles per assicurare che un eventuale governo di centrodestra avrebbe rispettato i parametri europei, stamane il capo leghista ha detto esattamente il contrario: “Il numerino 3, se danneggia le imprese e le famiglie italiane, per noi non esiste”. Ancora: “Se ci sono regolamenti Ue che danneggiano le famiglie italiane e quei regolamenti per il governo Salvini non esistono: come la Bolkestein, la direttiva Banche”.
Il capo leghista contro l’Europa
“I vincoli europei sono una gabbia, noi vogliamo aprirla e se ci riusciremo con l’accordo di tutti saremo felicissimi. Se fossimo invece sotto ricatto, per noi verrà prima l’interesse nazionale”, ha detto il leader leghista a Montecitorio ha detto in conferenza stampa alla Camera Salvini. “Noi cominceremo una trattativa che mette prima l’interesse nazionale, come concordato nel programma” del centrodestra, “essendo fiduciosi di cambiare le regole che in questo momento sono una gabbia. Se fossimo sotto ricatto, per noi viene prima l’interesse nazionale. Esiste un partito che si chiama +Europa. Se non ci chiamassimo Lega, ci chiameremmo +Italia”, ha spiegato.
“Il nostro Paese non è completamente libero”
“Più Europa in questo momento significa allungare la fiaschetta di whisky a un alcolista”, ha poi aggiunto il leader della Lega assicurando che il suo partito “non nega alcuna possibilità per difendere il risparmio e il lavoro degli italiani” perché  “un Paese che non controlla la sua economia, la sua moneta, i suoi confini e le sue banche non è completamente libero. Sarà un percorso complicato, ma abbiamo alle spalle una squadra che è pronta”.
Poi, sull’euro: “Noi non abbiamo mai cambiato idea. Difendiamo gli italiani e il documento che regola la vita degli italiani, che è la Costituzione. Ogni iniziativa verrà concordata. Noi per difendere il lavoro e il risparmio degli italiani non neghiamo a priori nessuna possibilità. Un paese che non controlla la sua moneta non è un paese completamente libero”, ha aggiunto Salvini. “L’euro è un esperimento fallito”, ha ribadito il segretario del Carroccio.
E anche questa è una posizione opposta a quella di Forza Italia. Una riprova clamorosa della finzione dell’alleanza di centrodestra. Un governo Fi-Lega cadrebbe il giorno dopo la sua nascita.

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