sabato 27 dicembre 2008

Il PD attacca sulla crisi: "Misure insufficienti. Servono sgravi fiscali"
L'opposizione presenta le sue proposte alla Camera. Voto al via dopo l'Epifania. Intanto in Senato sì alle conclusioni dell'indagine sui crack finanziari voluta dai Democratici. Sotto accusa le agenzie di rating.

23 dicembre 2008 - "Misure insufficienti e inefficaci". E' una bocciatura senza appello quella dei gruppi PD nelle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera sul decreto anticrisi del Governo, che hanno riproposto le misure elaborate dal Governo ombra del PD. Le misure del PD sono di immediata praticabilità e prevedono che, oltre al "bonus fiscale" che deve essere erogato a tutti i lavoratori e pensionati, vengano immediatamente rivalutati del 20% gli assegni famigliari per poi avviare, nel corso del 2009, la "dote fiscale" per i figli, a cominciare da quelli da 0 a 3 anni.
Si propone inoltre di:
- aumentare le detrazioni fiscali per i lavoratori e i pensionati;
- ampliare, sulla base del reddito e della composizione della famiglia, le garanzie predisposte nel decreto per i mutui variabili anche ai mutui a tasso fisso e a coloro che sono in affitto;
- estendere l'indennità di disoccupazione e la cassa integrazione a tutti i lavoratori, nessuno escluso.
Il decreto andrà al voto in Commissione subito dopo l'Epifania e arriverà in Aula a metà gennaio.
Intanto anche al Senato arriva un forte j'accuse dalla Commissione Finanze. E' stato votato all'unanimità il documento conclusivo dell'indagine concoscitiva sui mercati finanziari proposta dal PD.
Nel documento si denuncia:
- la mancanza di trasparenza nei bilanci delle banche;
- le valutazioni non tempestive delle agenzie di rating sul deterioramento delle condizioni economiche degli intermediari;
- la violazione di regole prudenziali da parte delle banche nell'utilizzo di strumenti finanziari derivati;
- la posizione eccessivamente attendista delle autorità di vigilanza su tali comportamenti al di là delle segnalazioni e degli allarmi lanciati in varie sedi e in varie forme;
- la diffusione incontrastata di prodotti finanziari, non iscritti a bilancio, di complessa struttura che hanno man mano deteriorato le condizioni degli intermediari.
Una bocciatura in piena regola dei comportamenti degli intermediari sui mercati.

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