La maggioranza degli italiani è d'accordo con la sentenza della Corte costituzionale di togliere al premier Silvio Berlusconi l'immunità dai processi penali, ma solo una minoranza vuole la fine del governo ed elezioni anticipate. E' quanto emerge da due sondaggi pubblicati oggi.
Secondo il sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica, il 59% degli italiani plaude alla decisione della corte di dichiarare incostituzionale il Lodo Alfano e due terzi degli intervistati ritengono che la Consulta sia imparziale, nonostante le accuse del premier di essere composta da "giudici di sinistra".
Inoltre, il 72% pensa che anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sia imparziale e sei su dieci pensano che Berlusconi abbia reagito male alla sentenza.
Ma soltanto un quarto degli intervistati è favorevole alla fine anticipata della legislatura e del governo Berlusconi, che dovrebbe terminare nel 2013.
In un altro sondaggio, quello di Ispo per il Corriere della Sera, il 72% si è detto in disaccordo con la legge sulla sospensione dei processi.
Secondo il sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica, il 59% degli italiani plaude alla decisione della corte di dichiarare incostituzionale il Lodo Alfano e due terzi degli intervistati ritengono che la Consulta sia imparziale, nonostante le accuse del premier di essere composta da "giudici di sinistra".
Inoltre, il 72% pensa che anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sia imparziale e sei su dieci pensano che Berlusconi abbia reagito male alla sentenza.
Ma soltanto un quarto degli intervistati è favorevole alla fine anticipata della legislatura e del governo Berlusconi, che dovrebbe terminare nel 2013.
In un altro sondaggio, quello di Ispo per il Corriere della Sera, il 72% si è detto in disaccordo con la legge sulla sospensione dei processi.
La popolarità di Berlusconi rimane poco sotto il 50% (un sondaggio Ispo, per il Corriere della Sera, lo dà al 45%), una percentuale stabile negli ultimi mesi, dopo che l'annuncio della moglie di volere il divorzio e lo scandalo a sfondo sessuale ha fatto calare il sostegno tra i cattolici e le donne.
Nel frattempo il ministro Brunetta ha preso le distanze da Silvio Berlusconi, dichiarando "se uno è democratico, accetta che il Presidente della Repubblica diventi il presidente di tutti gli italiani, e per me lo è". E ancora "Giorgio Napolitano è il mio presidente". Voleva forse dire, in altre parole, che il presidente Berlusconi non accetta le regole della democrazia???
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