martedì 12 gennaio 2010
I consumi divorano il pianeta: in 5 anni aumentati del 28%.
Un dato d'assieme: i 500 milioni di individui più ricchi del mondo (circa il 7 per cento della popolazione globale) sono responsabili del 50 per cento delle emissioni globali di anidride carbonica, mentre i 3 miliardi più poveri sono responsabili di appena il 6 per cento delle emissioni di CO2. E’ quanto emerge nello State of the World 2010, il rapporto del Worldwatch Institute (appena uscito negli Stati Uniti, in Italia sarà pubblicato da Edizioni Ambiente) dedicato quest'anno soprattutto a un'analisi dei consumi. E la corsa a divorare il pianeta diventa sempre più veloce: negli ultimi cinque anni i consumi sono saliti del 28 per cento. Nel 2008, globalmente, si sono acquistati 68 milioni di veicoli, 85 milioni di frigoriferi, 297 milioni di computer e 1,2 miliardi di telefoni cellulari. Non sono aumenti dovuti solo all'incremento demografico: tra il 1960 e il 2006 la popolazione globale è cresciuta di un fattore 2,2, mentre la spesa pro capite in beni di consumo è quasi triplicata. Non mancano comunque segnali positivi che mostrano l'irrobustirsi di fenomeni di controtendenza. Il rapporto americano cita, tra gli altri, due casi italiani. Il primo è il "piedibus", un sistema per mandare i bambini a scuola con accompagnatori che organizzano un percorso a piedi, con "fermate" per far aggregare al gruppo altri studenti. A Lecco ogni giorno 450 alunni delle scuole elementari raggiungono a piedi le classi seguendo 17 percorsi, accompagnati da un "conducente" e genitori volontari. Dalla loro creazione, nel 2003, questi "piedibus" hanno evitato circa 160 mila chilometri di spostamenti con veicoli a motore. Oltre a ridurre l'impatto ecologico, questo modo di andare a scuola insegna la sicurezza stradale e favorisce l'esercizio fisico.
Il PD di Casola Valsenio, insieme agli altri partiti che sostengono la coalizione Uniti per Casola, già nelle pagine del programma elettorale ha espresso chiare linee politiche mirate allo sviluppo economico equilibrato ed ecologicamente sostenibile: l’utilizzo delle fonti energetiche e rinnovabili, la promozione di iniziative che sensibilizzino maggiormente la raccolta differenziata dei rifiuti e lo sviluppo della mobilità dolce – alternativa all’auto - in alcuni tratti del paese. Questo ultimo aspetto dovrebbe essere percepito dai cittadini come un’occasione per contribuire singolarmente alla riduzione dell’impatto ecologico, oltre che propedeutico ad una maggiore fruibilità ed identità degli spazi pubblici.
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