mercoledì 3 marzo 2010
Fondo per le famiglie: le chiacchere del centrodestra e i fatti del Comune
Il Comune cerca di dare risposte, loro chiaccherano a vanvera e il Governo (il “loro” Governo”) taglia i fondi ai Comuni
“Non è solitamente mia abitudine – dichiara il Sindaco di Casola Valsenio, Nicola Iseppi - intervenire sulle questioni e litigi da web, ma a tutto c’è un limite”.
Il centrodestra casolano, sul Fondo per le famiglie (istituito nella primavera 2009), continua ad agitare dubbi, sospetti privi di ogni fondamento. Un vero e proprio disco rotto, ripetuto a dispetto di ogni chiarimento e approfondimento. “Io – afferma Iseppi – mi sono un po’ stancato di sentire ancora questa lagna” che, osserva, “mi ricorda tanto la volontà di disinformazione che è tanto cara a molti TG nazionali”.
“Nei mesi scorsi – osserva il Sindaco - Giacomo Giacometti, in qualità di ex vice Sindaco e promotore del Fondo per le famiglie, ha spiegato in tutti i modi le finalità dell’azione intrapresa. L’Amministrazione ha poi risposto in modo esaustivo, in Consiglio comunale, sulle attività del Fondo di solidarietà, elencando in dettaglio le richieste pervenute, le spese sostenute e – con la necessaria riservatezza – i soggetti beneficiari. Abbiamo più volte sottolineato il fatto che il Fondo affianca e non sostituire, le politiche di aiuti sociali proprie dell’Ente pubblico. Purtroppo non ci è possibile stanziare fondi aggiuntivi per il sociale, come credo anche l’opposizione si sia resa conto in questi giorni di approvazione del bilancio comunale. Avremmo certamente voluto, ma i margini di manovra per noi sono veramente esigui”.
Ma questo non significa che non si sia intervenuti e non si continui a intervenire per sostenere chi ha più bisogno o chi è in difficoltà.
“Il Comune – afferma il Sindaco Iseppi - provvede già a riconoscere una lunga serie di agevolazioni: sconto mensa per fratelli, sconto trasporto scolastico per fratelli, sconto retta asilo nido per fratelli, sconto retta asilo nido per supermento età, esenzione mensa, esenzione trasporto scolastico, fornitura gratuita e semi-gratuita di libri di testo scolastici, borse di studio, bonus gas, bonus per energia elettrica, assegni di maternità, assegni per famiglie con 3 minori, fondo sociale per l’affitto, assegno di cura, integrazione delle rette per strutture residenziali e semi-residenziali, contributi per abbattimento barriere architettoniche nelle case, contributi per modifica automezzi dedicati al trasporto di disabilità grave, contributi per dotare casa di strumentazioni e ausili a disabili, contributi per abbattimento dei costi per famiglie numerose, sussidi ordinari e straordinari. A ciò si aggiungono gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica (circa 90 case popolari a Casola) e il grande apporto del volontariato sociale”. “Forse – osserva il Sindaco - per qualcuno tutto questo è poco, forse per altri si tratta solo di ordinaria amministrazione. Ma non è così: è una parte significativa del bilancio comunale, resa ancor più onerosa dalle sforbiciate del Governo ai danni dei Comuni. Certamente oggi non si può fare di più. Ed è per questo motivo che i 1.500 euro del Fondo di solidarietà sono un aiuto prezioso che completa la complessità dei servizi erogati”.
Ma la vicenda induce qualche altra riflessione. “Questa crisi – sostiene il Sindaco - ha prodotto una nuova povertà. Non è per nulla semplice “abbassarsi” a chiedere un aiuto. E’ comprensibilmente difficile per un italiano, fino a pochi mesi fa occupato e senza particolari problemi economici, decidere di chiedere una casa popolare, il pasto alla Caritas, alimenti al banco alimentare o un aiuto al Fondo del volontariato. Non sottovalutiamo questa triste dinamica”.
“Mi piacerebbe – prosegue - che questa antipatica diatriba finisse perché non giova a nessuno e sicuramente offende quelle persone che hanno ricevuto un pur minimo un sostegno da questo Fondo”.
“Molti mesi fa – conclude Iseppi - la minoranza di centrodestra aveva la scusante di non conoscere appieno finalità e regole del Fondo, ora le scuse non reggono più: tutti sono a conoscenza di tutto e l’Amministrazione ha fatto esplicito invito ad una consigliere di minoranza di partecipare alle riunioni del Fondo. E non è possibile né accettabile buttarla “in caciara”. Invito l’opposizione a fare proposte, qualora ne abbia, perché alla politica non si chiede di indicare i problemi, ma di risolverli. Non è proprio più tempo di sparare nel mucchio, fare demagogia o campagna elettorale. Se non si hanno idee o voglia di mettersi attorno ad un tavolo per risolvere i problemi, sarebbe meglio cambiare argomento”.
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