Se Bruno Vespa il lunedì sera tratta il caso Ruby-Berlusconi, per otto giorni nessun altro talk show potrà tornare sull'argomento. Per fare degli esempi: Ballarò, il martedì, dovrà occuparsi della crisi in Egitto e Annozero, il giovedì, della controversa festa del 17 marzo. È il "principio della ridondanza". A "Parla con me" sarà necessario il contraddittorio dei comici. Alla parodia di Minzolini dovrà seguire l'imitazione di Gad Lerner o di Bianca Berlinguer, perché "trasmissioni apparentemente di satira o di varietà" spacciano "una" verità per "la" verità.
Cari telespettatori, non siamo su "Scherzi a parte".
È tutto vero, messo nero su bianco dal senatore PdL della Vigilanza Rai Alessio Butti. Con un "Atto di indirizzo sul pluralismo" che verrà votato dalla commissione la prossima settimana, mercoledì probabilmente. La sinistra - secondo Butti - occupa la Rai e la tv di Stato "relega in posizioni assolutamente minoritarie le idee, i valori e le proposte della maggioranza degli italiani".
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