martedì 1 marzo 2011

Avanti con la mobilitazione in difesa della scuola pubblica, e per la raccolta delle firme per le dimissioni di Berlusconi

E' la parola d'ordine lanciata dal segretario del PD, Pier Luigi Bersani, durante la riunione della segreteria. Ma è soprattutto sul primo tema che il partito punta per catalizzare il malessere dei cittadini 'non militanti'.
Durante la riunione è stato fatto il punto sulla raccolta delle firme per chiedere le dimissioni del premier, e che saranno consegnate l'8 marzo da Rosy Bindi a Palazzo Chigi.
I Circoli sono stati sollecitati a un impegno capillare sui loro territori nel prossimo fine settimana.
Ma è la scuola che può far uscire la mobilitazione dall'ambito ristretto dei militanti del PD. Il Forum sulla scuola del PD ha già tenuto nei mesi scorsi due grandi incontri con insegnanti, presidi, associazioni familiari e di studenti: lì è stato riscontrato una grande malessere verso il governo. Il che, si nota al PD, è significativo perché negli ultimi anni il centrodestra aveva tra gli insegnanti un buon consenso. Insomma il 'vento gira' e, ha osservato Bersani, 'noi dobbiamo essere li''. Durante la segreteria è stato deciso il massimo impegno in vista della manifestazione del 12 marzo a difesa della scuola, tanto è vero che Francesca Puglisi, responsabile scuola del PD, partecipa al comitato organizzatore dell'iniziativa che sarà simile nel 'format' a quella delle donne del 13 febbraio: niente bandiere di partito, largo alla società civile sul palco, manifestazione 'a rete' in varie piazze italiane.
Il PD poi vuol battere sul ferro caldo e l'8 aprile darà vita ad una iniziativa sui generis, 'la notte bianca della scuola'.
Dalle 17 sino a notte fonda si riuniranno in quattro luoghi collegati via Web (Bologna, Milano, Torino e Napoli) tutti i protagonisti della scuola, e cioè insegnanti, studenti, famiglie, personale ausiliario, e li si farà la prova, ha spiegato Puglisi, 'della scuola che vogliamo'. Bersani sara' a Bologna, e si stanno cercando personalità della cultura che tengano delle 'lezioni' nelle quattro aule scolastiche.

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