venerdì 18 marzo 2011

La Corte europea dice sì alla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche

La Grande Camera della Corte europea per i diritti dell'uomo ha dato ragione all'Italia nella causa sulla presenza del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche. La Corte ha adottato la scelta più giusta. Il crocifisso rappresenta un simbolo religioso che è presente nella radice storica e culturale dell'Italia e di molti altri Paesi e non contrasta con la libertà di religione o di educazione. Il crocifisso non può rappresentare per nessuno ragione di oppressione, costrizione o intolleranza. Per i cristiani è un simbolo di fede. Per tutti è motivo di solidarietà e amore.
Il governo italiano, dopo una prima memoria incentrata su argomentazioni sbagliate, ne aveva presentata successivamente una convincente, in cui si ricostruiva la giurisprudenza precedente della Corte di Strasburgo, che in queste materie si era sin qui scrupolosamente attenuta al margine di apprezzamento statale e alla non assimilabilità delle tradizioni e delle giurisprudenze costituzionali in materia di laicità.

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