lunedì 26 marzo 2012

Bersani alla Direzione PD: "Contrastare la recessione"

Sintesi della relazione del segretario Pier Luigi Bersani alla Direzione nazionale del PD

"In un paese carico di incertezze dobbiamo trasmettere salvezza, unità, sicurezza, convinzione che diano il senso della nostra posizione". Così il leader del PD, Pier Luigi Bersani durante la Direzione nazionale del Partito, ha introdotto la sua relazione poi votata e approvata all'unanimità dai delegati.


"Fisseremo un presidio sul lavoro, un tavolo con gruppi parlamentari e partito" nel quale si dialogherà con tutti i soggetti sociali. "Nelle prossime settimane non servono proposte estemporanee. Il PD non dev'essere un partito 'con cento voci'".

C'è la "necessità di una politica attiva per contrastare la recessione" e serve "dare un segnale" chiaro in questo senso. Per dare respiro ai Comuni c'è bisogno di una serie di interventi a tra cui "l'allentamento del Patto di stabilità". È necessario dare un messaggio di riscossa nazionale: “noi siamo consapevoli dei problemi che ci sono e siamo consapevoli nel dare il nostro appoggio al governo Monti anche in questi momenti di grande incertezza”. Ma non dimentichiamoci cosa è successo fino a poco tempo fa e chi ha governato 8 degli ultimi 10 anni. Dalla destra non accettiamo nessuna lezione!

Il Partito Democratico è il principale soggetto per il cambiamento e il riscatto del Paese. Il PD dovrà essere l'infrastruttura nazionale capace di andare e dire le proprie idee in molti posti politici, culturali e sociali”.


Riforma del Lavoro
"Proponiamo di abbassare i toni e chiediamo alle forze parlamentari di riflettere sui punti controversi" della riforma del Lavoro che approda in Parlamento. "Noi non siamo fermi, ma siamo stati i primi ad intercettare la preoccupazione crescente tra i lavoratori. Ricordiamoci che per affrontare la riforma ci vuole anche modestia: sono i lavoratori che conoscono bene cosa sia la cassa integrazione e l'articolo 18. Si può arrivare in tempi rapidi a un risultato ragionevole con un dibattito parlamentare serio e costruttivo per correggere le lacune che ci sono. Siamo positivi e fiduciosi sull'esito della riforma”.

Legge elettorale
Una cosa è chiara: il PD non traccheggia sulla necessità di riformare la legge elettorale. Per noi quella è una priorità assoluta a cui vorremmo aggiungere anche la diminuzione del numero dei parlamentari e una legge riforma dei partiti”.
"Ma dobbiamo anche essere consapevoli che laddove non arrivano i meccanismi elettorali è la politica che deve dare delle risposte. La domanda che parte dal profondo del Paese con chi vai e contro chi sei, pretende una risposta”.
"Le forze di centrosinistra di governo si rivolgeranno a tutte quelle forze moderate e civiche che vogliono andare oltre il populismo e il berlusconismo che molti danni hanno portato al paese".

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