lunedì 26 marzo 2012

LAVORO 5 - La CISL di Bologna: "Sull'art.18 non potremo stare fermi. Per noi giorni cruciali" E non si escludono iniziative con la CGIL

Alessandro Alberani (CISL)
"Non potremo stare fermi" di fronte alle modifiche dell'articolo 18, "qualcosa in campo metteremo".
Lo ha detto, Alessandro Alberani, segretario della Cisl di Bologna, parlando questa mattina a Radio Città del Capo. E' ancora presto per capire cosa farà la Cisl e soprattutto se lo farà assieme alla Cgil. Questa, è una "settimana cruciale": la Cisl riunisce i direttivi a tutti i livelli per confrontarsi su una riforma del mercato del lavoro che Alberani definisce "una occasione persa per fare una riforma utile e forte". Certo, ci sono aspetti condivisibili, ammette, ma l'articolo 18 li mette tutti in secondo piano: "Ci si aspettava che sul tema dei licenziamenti economici il percorso avesse esiti senza discriminazioni per i lavoratori...".

Anche in casa Cisl ci si prepara a spiegare tutto quello che non va nelle assemblee con i lavoratori. Poi magari partirà una mobilitazione a braccetto con la Cgil (nonostante le innumerevoli tensioni)? "Non escludiamo nulla", resta guardingo Alberani pur aprendo all'idea. C'è l'antefatto dello sciopero unitario alla Magneti Marelli e c'è "pienissima libertà di agire", allarga l'apertura Alberani. Come a dire, se delegati e lavoratori si muoveranno tutti assieme in difesa dell'articolo 18 non arriveranno semafori rossi, almeno per ora. Di certo, per l'appunto, "non potremo stare fermi" per difendere l'articolo 18 su cui "e' finita come non doveva finire", con una proposta "assolutamente non condivisa dalla popolazione italiana".
Alberani contesta anche la "rigidità del Governo" e soprattutto gli "atteggiamenti durissimi e istituzionalmente non corretti" del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, "soprattutto visto che, alla fine, è il Parlamento che deve decidere" e quindi non sono accettabili "affermazioni quasi ricattatorie" che poi, avverte il segretario Cisl, giustificano le mobilitazioni. Insomma, quelle di Fornero, "sono effettivamente lacrime di coccodrillo - afferma Alberani parafrasando la leader Cgil, Susanna Camusso - non può fare certe affermazioni e poi comportarsi come si comporta".
Tra l'altro, il numero uno Cisl non sottovaluta affatto il rischio che le aziende sfruttino al massimo le novità che il Governo vorrebbe introdurre nonostante da più parti si dica che non porteranno ondate di licenziamenti. "Non è vero che le nuove norme sono poco usate dalle aziende. Anche dieci anni fa si diceva che non avrebbero sfruttato la flessibilità, oggi vediamo che non è stato così: anche se le aziende hanno bravi lavoratori usano il precariato per i loro interessi". E' vero, ammette Alberani, ci sono imprenditori "etici", ma sul precariato abbiamo visto "la macelleria sociale. E quando c'è una nuova norma scatta il meccanismo dell'interesse egoistico e di parte, per questo sono preoccupato", conclude Alberani.

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