sabato 9 febbraio 2013

Una “wellness valley” in Romagna

La Confesercenti – con il patrocinio dell’Unione della Romagna Faentina - ha tenuto a Brisighella, lo scorso giovedì 7 febbraio, un incontro pubblico sul tema del turismo quale motore di sviluppo economico del territorio faentino e romagnolo, mettendo allo stesso tavolo esperienze imprenditoriali e voci autorevoli che operano nel settore.
In particolare, la Confesercenti ha voluto rilanciare l’esigenza che la promozione turistica operi su un livello territoriale più ampio e integrato, per essere efficace e giungere sui mercati con un brand compatto, evitando la frammentazione delle risorse e dei marchi identitari. In questo senso la progettualità legata alla Wellness Valley (coniata dalla Wellness Foundation, che fa capo alla famiglia Alessandri, proprietaria di Technogym), che identifica la Romagna come distretto del benessere potrebbe ispirare il territorio faentino – forte di peculiarità e eccellenze, che vanno dall'enogastronomia alle bellezze naturalistiche senza tralasciare cultura, arte, termalismo e opportunità per gli sportivi - a intraprendere percorsi di crescita e collaborazione finalizzati allo sviluppo turistico.
A margine dell’incontro, che ha visto gli interventi Luigi Angelini per Wellness Foundation , Stefano Bonini in rappresentanza di Trademark Italia, Filippo Olivucci direttore di Società di Area Terre di Faenza, Andrea Manusia, Giornalista professionista specializzato in sport e turismo, Gualtiero Malpezzi per la Strada del Sangiovese, Giulia Pasotti per le Terme di Riolo e Massimiliano Cameli titolare dell'Albergo Diffuso “Al Vecchio Convento” il Presidente Provinciale di Confesercenti Roberto Manzoni – il sindaco di Casola Valsenio e Assessore al turismo dell’Unione dei Comuni, Nicola Iseppi, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

Mi auguro – ha dichiarato Nicola Iseppi - che possa essere il primo di una serie di altre occasioni simili perché abbiamo assolutamente bisogno di parlare di turismo, con un dialogo intenso che coinvolga la politica, i soggetti privati e i principali portatori di interesse.
Occorre interrogarci e spronarci a vicenda perché dobbiamo accrescere tutti la consapevolezza del territorio che viviamo, per amministrarlo meglio e per promuoverlo al meglio.
La mia personale esperienza lavorativa mi insegna che si riesce a vendere bene qualcosa solo quando si ha piena conoscenza e convinzione del prodotto. E’ fondamentale che i nostri operatori turistici conoscano tutte le opportunità presenti in questo meraviglioso ambiente delle colline faentine e della Romagna e che ci sia la consapevolezza di vivere in unico territorio, con obiettivi comuni di promozione, produzione e comunicazione.
Da un anno si è costituita l’Unione della Romagna Faentina. L’integrazione politica amministrativa tra i nostri Comuni – che ha preso le mosse nel 1999 proprio da questo territorio, con la nascita dell’Unione dell’Appennino Faentino - è una grandissima opportunità per dare una voce unica e un indirizzo univoco alle politiche territoriali e alle funzioni comunali, fra cui la promozione e la valorizzazione turistica. Già da alcuni anni le politiche turistiche tra i Comuni del faentino hanno conosciuto una progressiva integrazione, che ha portato oltre che al coordinamento degli Uffici turistici comunali, all’ingresso dei sei Comuni nella Società di Area, che da quel momento ha assunto la denominazione di “Terre di Faenza”.
Questo settore, nel nostro territorio, ha alcuni punti deboli da migliorare (ricettività, vie di comunicazione, divario digitale), ma ha anche moltissime potenzialità e peculiarità: una forte tradizione enogastronomica, lo splendido ambiente collinare da spendere per svariate attività sportive, una straordinaria emergenza naturale come la Vena del Gesso Romagnola con il suo Parco regionale, importanti stabilimenti termali, la tradizione ceramica e la grande opportunità della vicina Riviera adriatica.
Queste caratteristiche sono proprie di ciò che normalmente viene inserito in una vacanza-benessere e quindi wellness. La Romagna deve poter essere giustamente conosciuta come Wellness Valley o, semplicemente in italiano, come la Terra del Benessere. Ne ha tutti gli ingredienti necessari, quelli che ritroviamo anche nella nostra Unione.
Gli interessanti contributi che abbiamo ascoltato nel convegno hanno delineato la cornice entro la quale muovere il turismo nel nostro territorio.
A questi argomenti dobbiamo aggiungerne un altro, forse la vera unicità del turismo romagnolo: l’ospitalità. Qui è normale, e dovuto, far sentire a casa le persone.
Ospitalità è anche una parola che la città di Brisighella, a cui vanno i miei complimenti, ha fatto propria con un interessante progetto che sta evolvendo proprio in questi giorni. E’ una parola a cui tutti dobbiamo fare riferimento per evitare un calo di attenzione e mantenere alto il nostro standard.
Campagne elettorali a parte, non sono certamente anni in cui gli Amministratori pubblici possono promettere investimenti, sul turismo come su altri settori. Non sarebbe serio.
Benessere e Ospitalità però sono caratteristiche che non richiedono sempre grandi investimenti di denaro, spesso si tratta solamente di investimenti culturali e intellettuali.
Occorre che tutti ci mettiamo a remare nella stessa direzione e in questo modo le forze si moltiplicano. Ringrazio quindi ancora gli organizzatori perché è fondamentale il contatto con le Associazioni di categoria, il loro supporto, per una forte collaborazione con gli imprenditori locali.

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