di Vasco Errani (Presidente della Regione Emilia-Romagna)
"A un anno dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 possiamo dire che la nostra gente ha reagito con grande forza: i cittadini, le famiglie, le imprese, i sindaci, la struttura amministrativa. Hanno reagito la protezione civile, il sistema dei volontari, con un sostegno venuto da tutta l’Italia e anche oltre, con una spinta solidale che ha prodotto una miriade di grandi e piccole donazioni che, unite alle risorse stanziate dal Governo, stanno permettendo il finanziamento trasparente di progetti essenziali per la comunità.
Abbiamo reagito insieme e senza perdere tempo, evitando errori fatti altrove in situazioni analoghe perché abbiamo pensato che ricostruire non significa solo intervenire sugli edifici danneggiati o distrutti, ma rappresenta un’opera complessa che riguarda l’identità culturale, sociale, economica, storica di una intera comunità, da ricostruire e tutelare in anni di profondo cambiamento. In questo senso va visto lo straordinario impegno comune per salvare l’anno scolastico, per dare alle famiglie certezze e ragioni di coesione sociale. E poi il lavoro per la sanità e l’assistenza, in cima alle priorità, il piano per i municipi, per le chiese, per i beni culturali e i centri storici. Sempre prestando attenzione alle regole, alla correttezza delle norme, all’equità, alle problematiche dell’integrazione.
Questa comunità che riconosce se stessa e i propri luoghi, questa identità in movimento deve essere il nostro motore per il futuro, per la speranza, per uscire dalla tragedia. Non sarà facile, ma chi amministra questo territorio si è preso un impegno, al di là del colore politico, quello di lavorare assieme per ricostruire con criteri di qualità, di legalità, di sicurezza, dando sempre prova di trasparenza.
Vogliamo farcela e siamo su una buona strada. Vogliamo dare a tutto il Paese un esempio positivo e di fiducia".
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