La rassegna degli spettacoli si apre con un omaggio ai Nomadi, con la band specializzata appunto in cover di quel gruppo: I Bambini Portoghesi (venerdì 29 agosto).
Poi il primo ‘botto': sabato 30 agosto arriveranno The Original Wailers; la formazione reggae che vede al proprio interno Al Anderson, il leggendario chitarrista di Bob Marley. Anderson ha deciso di ricreare le atmosfere che costituiscono la storia di questa musica, ma non in modo ‘nostalgico'. Il sestetto proporrà i brani dell'ep Miracle, pubblicato nel 2012 e nominato ai Grammy Awards come Best Reggae Album, in unione con grandi classici del passato come quelli tratti dall'album ‘Legend', a tracciare una linea di continuità con un percorso intrapreso molti anni fa (concerto a pagamento, 10 euro. www.ticketone.it).
Non sarà da meno il concerto del 31 agosto. Torna infatti a Ravenna, Eugenio Finardi; arriva con una tappa del suo ‘Fibrillante tour'. Cantante, autore, chitarrista e pianista Eugenio Finardi nasce a Milano il 16 luglio 1952 e cresce in una famiglia ‘musicale' (la madre cantante lirica americana, il padre tecnico del suono). Il tour fa riferimento all'album omonimo, che segna un ritorno alle canzoni in italiano dopo 16 anni di esperimenti che lo hanno visto spaziare dal fado al rock, dal blues alla classica contemporanea. Un ritorno che sembra quasi sollecitato dalla necessità di raccontare un'Italia di miserie e ingiustizie sociali che chiede disperatamente attenzione.
Poi un gruppo storico del Ravennate, i Guercia Figura Goffa, nato nel 1971 e rimasto in attività per una decina d'anni, con tournée in tutt'Italia. Il quartetto era guidato da Vittorio Bonetti. Tornano insieme e in scena lunedì 1 settembre.
La sera successiva, appunto il 2, si esibirà un'altra voce nota e apprezzata, quella di Alessandro Ristori, croner elegante e in qualche modo ‘esotico'. La musica di Alessandro e i Portofinos, la band che lo segue ovunque, è un manifesto di italianità ‘da esportazione'. Il sorriso, la mimica, lo sguardo, il modo di cantare, sono quelli di un italiano che gioca con ritmi esotici e li fa suoi con la spontaneità che è stata, è e sarà per sempre, la chiave di volta del suo personaggio.
Si passa davvero alla storia del beat italiano, mercoledì 3 settembre, con I Corvi. Più duri e ‘cattivi' dei loro coetanei di riferimento (Equipe 84 e Nomadi), originari di Parma, si erano ispirati al rock inglese, fino a imitarne in parte anche il look. Nei primi concerti si esibivano davvero con un corvo appollaiato su una chitarra. Del gruppo originario è rimasto il batterista Claudio Benassi, ultimo dei ‘ragazzi di strada' che ha raccolto attorno a sé musicisti di valore, per riproporre i mitici brani degli anni Sessanta.
Largo all'umorismo, poi giovedì 4, quando tornerà sul palco della festa Giuseppe Giacobazzi, al secolo Andrea Sasdelli, originario di Alfonsine. Attore e cabarettista, si è anche autodefinito ‘poveta romagnolo vinificatore'.
Un altro momento d'eccellenza sarà proposto il 5 settembre, quando arriveranno i Bluvertigo. Una reunion storica, con ancora in prima fila Marco ‘Morgan' Castoldi. I Bluvertigo hanno segnato in maniera indelebile un'intera epoca del pop italiano. Aggiornando la forma canzone alle visioni futuriste dei Kraftwerk e allo spirito glam di David Bowie, Morgan e soci hanno forgiato una creatura che nel corso della sua storia ha riscritto il modo di fare pop nel Belpaese (concerto a pagamento, 20 euro www.ticketone.it).
Ancora beat italiano, con un artista davvero inossidabile: Maurizio Vandelli. Voce e componente ‘storico' dell'Equipe 84, soprannominato ‘Il Principe', vanta anche una lunga carriera come solista. Appuntamento sabato 6 settembre (accesso all'area offerta al pd, minimo 5 euro).
Domenica 7 settembre è dedicata alla comicità, con una coppia che ha raccolto successi nei programmi televisivi e al cinema: i bolognesi Gigi & Andrea; Sammarchi e Roncato saranno accompagnati dai ‘Moka Club', una band specializzata in cover di successi degli anni Settanta e Ottanta.
Serata in omaggio alle donne della musica, quella di lunedì 8, con il concerto ‘Da Mina a Tina Turner'.
Ritmi e sonorità decisamente d'altro tipo, con lo spettacolo dei Crazy Bulls, martedì 9 settembre: una band e una scuola di ballo che rilanciano il country degli anni Settanta. La band è formata da 6 elementi ed accompagnata dalle coreografie di sette ballerini. Quando li si ascolta è praticamente impossibile non iniziare a ballare.
Mercoledì 10 arriva alla Festa dell'Unità un altro ospite d'eccezione: Marco Morandi, nella veste di voce della Rino Gaetano Band, la band voluta dalla sorella Anna del cantautore calabro-romano. Un concerto per riascoltare pezzi strepitosi come ‘Gianna', ‘Berta filava' o ‘Il cielo è sempre più blu'.
Si torna all'umorismo con Romagna Cabaret, un vero e proprio ‘format, che vede insieme comici noti come Duilio pizzocchi, Andrea Vasumi, Andrea Poltronieri, Marco Dondarini e Davide Dalfiume; di scena giovedì 11 settembre.
Apre l'ultimo fine settimana, venerdì 12 settembre, un'altra band milanese storica, gli Afterhours di Manuel Agnelli, fra i portabandiera del rock ‘alternativo' italiano. Anzi, insieme a Marlene Kuntz e pochi altri, gli Afterhours hanno segnato in maniera indelebile il rock indipendente in Italia a partire dal 1988.
Dissacranti e ironici, ma accompagnati da chi ha cantato in versione originale quelle canzoni, ecco arrivare, sabato 13, i Gem Boy, che hanno come voce di prima fila Cristina D'Avena, appunto la colonna sonora dei ‘manga' e dei cartoni animati televisivi degli anni Ottanta e Novanta.
Domenica 14 un altro nome di qualità: Umberto Tozzi, uno fra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi: è infatti fra i primi dieci con 70 milioni di copie (dati 2012). Diventato noto prima come compositore (è sua ‘Io camminerò' cantata da Fausto Leali), nel 1976 ottiene il primo successo anche come cantante con ‘Donna amante mia'; l'anno dopo arriva il clamoroso ‘Ti amo', seguito da ‘Tu' e dalla internazionale ‘Gloria' (1978). Accompagnato dalla band di sempre, il cantautore offre, nell'intima cornice teatrale, oltre due ore di musica che spazia dai primi anni Settanta ai giorni nostri (concerto a pagamento, 10 euro www.ticketone.it).
La chiusura, lunedì 15 settembre, è affidata a una selezioni fra le migliori band giovanili locali, che proporranno un concerto dal titolo Ravenna Live 2.0.
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