L’intervento di apertura di Matteo Renzi alla Direzione Nazione PD del 4 aprile 2016
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“Sulla strategia delle rinnovabili potete dire quello che volete ma il governo italiano è all’avanguardia. Siamo leader in Europa”. Lo ha detto Matteo Renzi durante la direzione del PD. “La questione si inserisce in un discorso più ampio – ha aggiunto – Se anche tu raddoppi l’energia prodotta da rinnovabili noi non abbiamo la possibilità nei prossimi dieci anni di fare a meno di carbone, gas e petrolio”.
“Noi pensiamo che il male assoluto sia il carbone – ha spiegato – E cosa abbiamo fatto in questi anni con la leadership di Enel? Abbiamo deciso di chiudere tre centrali: Pietrafitta, Bastardo e abbiamo annunciato la chiusura di La Spezia. In tutti e tre i casi abbiamo assicurato che non ci saranno esuberi. Non solo: altre due centrali avevano l’intenzione di passare dalla produzione dell’olio al carbone e abbiamo detto di no”.
“Discutiamo nel merito, senza i falsi slogan e la demagogia da strapazzo, ma deve essere chiaro tra di noi che da qualche parte l’energia la dobbiamo prendere. E penso che sia meglio non sprecare quella che già c’è, anziché incrementare portafogli russi, arabi e altri”.
“La posizione del PD è quella dei gruppi parlamentari” che hanno votato la legge sulle trivelle senza la norma proposta dal referendum e nessuno si metterà a fare abiure o scomuniche verso chi avrà un’altra posizione. Ma chi oggi è favorevole a che si possano bloccare le concessioni fa bene ad andare a votare sì, chi pensa sia uno spreco di energia può votare no ma ha tutto il diritto di non andare a votare”.
Lo ha detto il premier Matteo Renzi in direzione PD, confermando la linea dell’astensione al referendum del 17.
“Ringrazio la maggioranza delle Regioni che ha accolto positivamente il nostro sforzo di dialogo ma non è bastato, perché su un quesito è rimasta una distanza incolmabile”, ha aggiunto.
“Chi ruba su un’opera pubblica deve andare in galera, non è che si deve bloccare l’opera”. Così Matteo Renzi alla direzione del Pd sull’inchiesta di Potenza. “Se qualcuno vuole patteggiare lo faccia ma se vuole patteggiare deve restituire tutto fino all’ultimo centesimo perché questa è una nostra riforma”, spiega il segretario dem. “Noi abbiamo fatto la legge sui reati ambientali e se vogliono votiamo la legge sul conflitto di interessi”, osserva il presidente del Consiglio. “Non bisogna cedere alla cultura che chi crea e’ cattivo e va allontanato”, è la tesi di Renzi.
“Continueremo a sbloccare le opere pubbliche e chiediamo alla magistratura di essere inflessibile con chi sbaglia”.
La relazione del segretario Matteo Renzi è stata approvata con 98 voti favorevoli e 13 contrari
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