mercoledì 9 maggio 2012

Ciao 'Cev'

Maurizio Cevenini, ex candidato sindaco del PD a Bologna nel 2011, si è suicidato questa mattina gettandosi da una delle torri della sede del Consiglio regionale dell'Emilia Romagna in Viale Aldo Moro. La notizia è stata data nella prima mattinata dal Presidente del Consiglio regionale Emilia-Romagna Matteo Richetti.

Cevenini, 58 anni, era consigliere regionale dal 2010 e nel 2011 era stato candidato dal PD alla carica di sindaco di Bologna, ma aveva dovuto ritirare la propria candidatura dopo essere stato colpito da ictus. Il suo impegno politico nel capoluogo emiliano lo aveva portato a partecipare alle primarie del 2008, nelle quali aveva raccolto oltre il 23% dei voti, piazzandosi alle spalle di Flavio Del Bono.
Il "Cev" era conosciuto a Bologna per la sua passione per il calcio (ero tifosissimo del "Bologna") e per essere un «recordman» nella celebrazione di matrimoni in Comune dove è stato consigliere sin dal 1995. Sembra però che da tempo fosse depresso. Su Facebook, Cevenini aveva dovuto aprire tre profili, perché uno solo e nemmeno due bastavano a contenere la quantità di persone «amiche» sul social network.
Anche Pier Luigi Bersani commenta il decesso improvviso come una "notizia sconvolgente, non riesco a crederci".
«Siamo sconvolti e profondamente rattristati per la tragica morte di Maurizio Cevenini. Il nostro pensiero va alla sua famiglia a cui esprimiamo cordoglio e vicinanza. Ma un pensiero va anche a Bologna, la sua amata città che perde un ottimo amministratore, un uomo onesto e sensibile, un esempio di correttezza e passione civile che rimarrà sempre vivo», dichiara Davide Zoggia, Responsabile Enti Locali del PD.
"Provo sgomento e dolore per la tragica morte di Maurizio Cevenini. Una persona perbene, un politico appassionato e sincero che ha meritato l'affetto della sua città. Bologna lo ricorderà con nostalgia e affetto. Anche a nome dell'Assemblea nazionale del Pd esprimo alla famiglia di Maurizio il mio più vivo cordoglio e sono vicina al dolore dei democratici bolognesi". Così Rosy Bindi, Presidente dell'Assemblea nazionale del PD.

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